Nel  pomeriggio di Domenica 3 Marzo, la sala operativa del 115 di Milano dopo alcune telefonate ricevute dai residenti di un palazzo e dai carabinieri, ha attivato i vigili del fuoco volontari di Garbagnate Milanese a causa del tentativo di suicidio di una donna che tra l'altro, teneva in ostaggio i tre figli di 13, 6 e 8 anni. L'immediato intervento dei pompieri locali è servito a tentare di persuadere l'alienata, chiudere l'erogazione del gas metano, e temporeggiare nell'attesa di un materasso da salto/salvataggio e di altre squadre con l'autopompa di Rho ,l'autoscala di Legnano e di quelle specialistiche come SAF (Speleo Alpino Fluviali) giunte dalla Città di Milano. Quando la donna ha visto arrivarre le forze dell'ordine ha iniziato ad urlare minacciando di buttarsi dal balcone del secondo piano tenendo in ostaggio la figlia tredicenne e gli altri due figli mashi di 6 e 8 anni. Le forze dell'ordine sono riuscite a mettere in salvo i due bambini più piccoli affidandoli al vicino di casa, mentre la tredicenne è riuscita a scappare, dopo inutili trattative con la donna, si è lanciata nel vuoto, fortunatamente era stato  già posizionato e gonfiato dai vigili del fuoco il cucino da soccorso. La poveretta se l'è cavata con alcune contusioni, per aver urtato contro un muretto durante il volo, illesi invece tutti e tre i bambini. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine e sanitari del 118 che hanno accompagnato la donna in ospedale.